Cuori di carta by Elisa Puricelli Guerra

Cuori di carta by Elisa Puricelli Guerra

autore:Elisa Puricelli Guerra [Guerra, Elisa Puricelli]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788866560043
editore: Eiinaudi
pubblicato: 2012-07-14T22:00:00+00:00


22

Allora, lo fai apposta? Vuoi vendicarti perché ti ho paragonato a una zanzara, eh? Ti ho già chiesto scusa, Dan… e giuro che dirò tutto quello che vuoi, ma ti prego, continua la tua storia. Io e Jolanda moriamo dalla curiosità! Cos’è successo là fuori? È arrivato davvero un lupo?

Hai indovinato, Una! Abbiamo visto una macchia grigia contro i tronchi neri degli alberi. Poi un flash di occhi gialli. La porta che dovevamo raggiungere era ancora lontana.

«Con i lupi funziona come con gli orsi? - ha sussurrato Porhos. Gli battevano i denti. — Devi rimanere immobile e dimostrare che non hai paura di loro?»

«Non so» ha ammesso con riluttanza Aramis.

«Allora ci conviene metterci a correre, no?» ho proposto.

E ci siamo messi a correre. Senza staccarci. Sembrava che facessimo la corsa con il sacco a tre. Il lupo era certamente molto più veloce di noi. Però non osavamo guardarci alle spalle. Se non lo vedevamo, forse spariva.

«D’inverno i lupi devono essere parecchio affamati, eh? — ha ansimato Porthos. - Non avranno molto da mangiare nella foresta…»

«Zitto e corri!» gli ha sibilato Aramis.

«Ci servirebbe del fuoco… — ho detto ricordandomi di averlo letto in Zanna Bianca. — I lupi hanno paura del fuoco». Aramis si è fermato di colpo e io e Porhos gli siamo quasi caduti addosso.

«Ehi, perché ti sei fermato?» ho chiesto. Mi sono guardato intorno. La macchia grigia e ringhiante era più vicina. Il lupo stava avanzando lentamente verso di noi. Come se sapesse che aveva tempo, che non gli saremmo sfuggiti.

Aramis si stava frugando nelle tasche del giaccone.

«Cosa cerchi?» gli ho chiesto.

Lui non ha risposto. «Raccogliete dei rami secchi, presto!» ha ordinato.

Per fortuna il vento ne aveva fatti cadere parecchi. Ormai avevo una mezza idea di quello che aveva intenzione di fare. Finalmente ha trovato quel che cercava e ha estratto dalla tasca un accendino.

«Dove l’hai preso?» ho chiesto sbalordito. Il fuoco era un grande pericolo in un posto fatto tutto di legno come l’istituto.

Lui si è stretto nelle spalle. «L’ho trovato…»

Intanto, Porthos aveva raccolto un paio di rami abbastanza grossi. «Vanno bene?» ha chiesto porgendoli ad Aramis.

Lui ne ha preso uno e ha cercato di accenderlo. Il legno era un po’ umido ma alla fine ha preso fuoco. Me lo ha consegnato e ha fatto lo stesso con l’altro ramo.

«Tu vai avanti, — ha detto a Porthos dandogli una spintarella. — Fai attenzione, che se cadi ti diamo in pasto al lupo! — Poi mi ha guardato. — Sei pronto?»

Gli ho fatto segno di sì. Mentre Porthos arrancava alla ricerca della porta, noi due abbiamo cominciato a retrocedere tenendo le torce davanti a noi.

Il lupo ci ha seguito. Ormai riuscivamo a vedere le labbra arricciate e le zanne scoperte.

Abbiamo continuato a retrocedere. «La porta non è lontana» ha bisbigliato Aramis per incoraggiarmi.

Il lupo, come se sapesse che le sue possibilità stavano diminuendo, si è messo a correre. Allora Aramis ha agitato la torcia verso di lui. L’animale si è fermato. Ci fissava e dalla sua bocca usciva un ringhio basso e minaccioso.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.